Piano UE per il 2023: tutti al buio e al freddo

Le linee guida dell’Unione Europea per ridurre i costi dell’energia si possono riassumere in: spegnete la luce quando non serve, usate l’acqua calda solo quando è necessario.
A parte l’imposizione di una soglia massima per i ricavi derivanti da fonti energetiche rinnovabili e un “contributo di solidarietà” sugli extraprofitti, la vera arma dovrebbe essere la riduzione dei consumi.

Come già successo in tempi di pandemia, dove il motto era “lavarsi spesso le mani e arieggiare i locali”, ritorna l’atteggiamento paternalistico, peraltro fastidioso e del tutto fuori luogo dato il clima già esasperato, dei vari commissari e super tecnici che ci spiegano che per risparmiare sulla bolletta bisogna ridurre gli sprechi.

Anziché ammettere di aver preso delle posizioni suicide e fare marcia indietro o, quanto meno, sana autocritica, sulle proprie scelte, in Europa non si pensa di rivedere la strategia riguardo al conflitto russo-ucraino, sanzioni e costi dell’energia, ma si chiede di far pagare il prezzo dei propri errori ai cittadini.