LETTERA APERTA
Cari camerati: così vi chiamiamo apertamente, perché sappiamo bene che tali vi sentite. Un termine che voi stessi usate, almeno quando non ci sono giornalisti e spioni nei paraggi. Leggiamo gli stessi libri, ascoltiamo le stesse canzoni, lanciamo gli stessi slogan, abbiamo gli stessi simboli: questo ci lega prima e di più di qualsiasi appartenenza …